La
storia di Abu
Con molta emozione riporto la storia di Abu, un bambino arabo di 10
anni, si è trasferito in Italia con la mamma e il papà all’età di 4 anni. I
genitori si rivolgono a me preoccupati per il comportamento del figlio che
manifesta chiusura e spesso è irritabile.
Vediamo, seppur brevemente,
cosa Abu vuole comunicare attraverso il suo elaborato. Esegue un disegno libero.
Innanzitutto
vediamo dove sono disposti gli elementi facendo riferimento al simbolismo
spaziale, dividiamo quindi il disegno in tre parti ricordando che a sinistra
abbiamo le origini, al centro il qui ed ora e sulla destra le aspettative ed il
futuro prossimo.
- a sinistra: abbiamo una figura umana che spazza e delle foglie che cadono, accumulandosi a terra, mosse da un vento che soffia sinistra;
- al centro abbiamo un albero, un sole con tre raggi e un uccellino con nido;
- in alto abbiamo un cielo coperto con nuvole grigie;
- sulla destra: un bidone in cui cade una foglia;
La figura a sinistra simbolicamente rappresenta
l’Io di Abu, ha usato una figura adulta vestita di verde e blu, colori impiegati
per esprimere il suo bisogno di rassicurazione e distensione, spazza delle
foglie che cadono, ovvero raccoglie la propria tristezza. Anche il voto esprime
scoramento ed il corpo è rigido. Le foglie cadono verso di lui che le raccoglie con la scopa, osservate: essa è tenuta a distanza dal corpo, Abu prende le distanze dalla sua sofferenza.
Lo
scenario scelto è autunnale, esprime un cambio di stagione che è in relazione
al cambio che ha vissuto e che gli ha creato tristezza, dentro di sé sente un
autunno.
Le foglie cadono sospinte da un vento che è rivolto a sinistra (le
origini, la famiglia, il passato), Abu nutre un senso di tristezza e
malinconia, si sente lontano dalla sue origini, gli manca la sua Terra.
Al
centro abbiamo un grosso albero
dalla forma legnosa, instabile e contorta, rappresenta sofferenza cronica che
ha pervaso Abu nel profondo, lasciando dei segni, proprio come una corteccia. Abbiamo
in essi molti elementi di riflessione per conoscere come stà Abu, l’albero
descrive il suo Io, pieno di ferite emotive (i numerosi solchi sul tronco). Possiamo
osservare un volto sul tronco: un’espressione di tristezza.
Sul
tronco abbiamo un tronchetto a destra con una fogliolina: si tratta di Abu che attraverso questo
elemento ci racconta che viene a volte trattato dalla mamma come un bambino che
deve fare l’adulto, gli manca un po’ il rapporto di tenerezza e il vivere la
sua età reale.
In alto
Abu rappresenta tre rami: due a sinistra (rappresentano Abu e la mamma) e uno
più distante a destra (rappresenta il papà).
In mezzo alla triade, nel centro dell’albero abbiamo un sole grigio che emana raggi (sono 3 come i componenti del nucleo
famigliare) che penetrano dalle nuvole e un uccellino in un nido: si tratta del rapporto tra Abu con la mamma
(il nido) e il papà (il sole): quest’ultimo è spesso fuori per lavoro, il
bambino percepisce il calore paterno nonostante la distanza, ma lo vorrebbe più
vicino a sé. La sua tristezza è espressa sia dall’ambientazione autunnale scelta,
sia dagli spazi vuoti tra gli elementi che dalle nuvole grigie in alto. Abu
chiede ad entrambi i genitori maggiore rassicurazione ed ha bisogno di
protezione per potersi esprimere al meglio, l’albero è al centro esprimendo la
necessità di attenzione.
Abu ha
paura di essere rifiutato e vive un senso di esclusione sociale: lo manifesta
attraverso il bidone (grigio come la tristezza del cielo e ampio in dimensioni)
entro cui sta per cadere una foglia (che rappresenta Abu e il suo senso di
solitudine).
Abu traccia il disegno con un
tratto leggero, facendo i contorni più
marcati alle figure che rappresenta: è un bambino sensibile e ricettivo,
tendenzialmente introverso e poco comunicativo; le marcature sono come delle
barrire che pone tra sé e la realtà. Abu soffre perché gli manca la sua terra,
non si è sentito accolto e compreso, fa fatica a comunicare i suoi stati d’animo
e le sue sofferenze, che si porta dentro. Ha bisogno di essere ascoltato,
compreso e di un percorso perche possa ricongiungere due parti della propria
vita che vive come divise: il là ed allora nella sua patria natia ed il qui ed
ora. Ad Abu non sono state date spiegazioni su questo cambiamento, che è stato
sottovalutato dai genitori, il ragazzino vive delle parti di sé sperimentando
una profonda frattura interiore, dentro di sé prova una rabbia che si è
accumulata negli anni e che ha bisogno di manifestare, elaborare per ritrovare
se stesso e viversi in maniera integrale.
Anche se abbiamo trattato
questo caso brevemente, spero vi sia piaciuto, non giudicate mai dalle
apparenze!