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lunedì 21 gennaio 2013

Il Calibro letterale: la valutazione di noi stessi



Osserva il tuo scritto: lettere grandi o alte, lettere piccole o basse…la nostra grafia occupando in maniera più o meno ampia lo spazio del foglio, riflette come ci sentiamo.

Osservando l’altezza della nostra scrittura possiamo comprendere come ci valutiamo e quanta fiducia possediamo in noi stessi, ma anche il grado di espansione dell’Io. In particolare questo segno permette di rilevare: 


  • Sentimento dell’Io: dipende dalle esperienze ambientali e educative che possono avere rafforzato o inibito l’espressività , dall’interferenza dell’Es e del Super-io. L’Io può espandersi o rimanere inibito;
  • Coscienza del proprio valore: la stima in se stessi e la fiducia nelle proprie capacità, valutazione o svalutazione si sé;
  •  Capacità di espansione : può essere ampia, ristretta o calibrata;



Bisogna considerare solo la parte centrale della scrittura escludendo gli allunghi superiori e inferiori, in pratica il calibro misura l’altezza del corpo letterale:






Una grafia viene ritenuta grande o SM se supera i 3 mm di altezza piccola  o sm  se scende sotto ai 2 mm di altezza, media se è compresa tra 2 e 3 mm.


Calibro Grande



La singola lettera rappresenta l'Io: più la lettera è alta e ampia e maggiore è il bisogno di avere spazio e ricoscimento nell'ambiente, di espandere il prorpio Io. Chi possiede una grafia dal calibro grande in altezza o SM  è portato alla sopravvalutazione di se stesso e alla sottovalutazione dei limiti e dei rischi che derivano dall’incontro con l’ambiente. Si tratta di persone estroverse che amano l’azione,  la compagnia e rifuggono la solitudine, desderano comunicare ed esprimere sentimenti ed emoziini, talvolta con taetralità. Bisognose ti attenzione si prestano volentieri ad aiutare per ricevere in cambio gratificazione. Generalmente per la loro esuberanza risultano simpatiche, di buona compagnia e comunicative , animano il gruppo. Le parole chiave sono azione e movimento, si tratta di personalità sempre indaffarate e piene d' interessi. L'educazione potrebbe essere stata priva di limiti , permissiva o genitori troppo assenti . Chi scrive grande comunica che si sente grande  e che ha bisogno di contatti, di entrare presto in confidenza sentendosi considerato, attaccano facilmente bottone, l'ambiente è un palcoscenico sui cui piace essere attori.

Calibro piccolo





Chi possiede una grafia piccola in altezza non sente il bisogno di espandersi nell’ambiente, piuttosto si concentra in se stessa ed è riservata, tendenzialmente poco espansiva, timida e introversa. Si sottovaluta e tende ad avere poca fiducia in se stessa. Si tratta di personalità  che amano riflettere su se stesse e osservare il mondo, prediligono ambienti poco affollati, sono apprezzate per la loro intellettualità, per la serietà e la responsabilità che dimostrano in ogni compito assunto. Rispetto a chi ha un calibro SM che espansivo e preferisce essere al centro delle attenzioni, chi ha un calibro sm preferisce non essere in vista, ha una percezione di sé limitata,  si valuta inadeguata e inferioreSono soggetti che necessitano di iniezioni di fiducia, le parole chiave sono pensiero, discrezione e dubbio che spinge alla verifica della realtà, prevalendo il pensiero manifestano con difficoltà i propri sentimenti che sono raffinati e profondi. La selettività e perfezionismo, rendono difficile  il senso di soddisfazione, possono comparire  scrupoli e sensi di colpa. L’educazione potrebbe essere stata caratterizzata da limiti, divieti e responsabilità che hanno caricato l’Io rendendolo adulto prima del tempo. Chi scrive piccolo comunica che si sente piccolo e che ha bisogno di tempo per aprirsi, farsi conoscere, apprezzare e amare, l'ambiente è un palcoscenico che si preferisce vivere da spettatori.

Calibro medio




Chi possiede una grafia media in altezza non si sopravvaluta e non si sottovaluta, potenzialmente è in grado di avere una visione oggettiva di se stessa e della realtà. Si tratta di persone apprezzate per la moderazione e per il senso di equità, sanno stare in compagnia quanto dedicare tempo e riflessione  per se stesse. Tendono alla moderazione e all'oggettività, sanno stare con gli altri ma anche fermarsi a riflettere e osservare in solitudine. Le parole chiave sono equo senso di se e equilibrio tra introversione e estroversione, l’ambiente viene vissuto come fonte d’interscambio, è un palcoscenico su cui agire da regista. Il Calibro medio va contestualizzato e  rapportato a tutti gli altri segni, per essere effettivamente  segno di equo senso di sé deve essere accompagnato da altri segni che ne rafforzano il significato. Rimane comunque un potenziale che la persona possiede, come si suol dire la strada è  tracciata…L’educazione si è fondata su limiti e altrettanti permessi che non hanno ingabbiato o irrigidito l’Io, lasciandolo invece plastico e flessibile.