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giovedì 10 gennaio 2013

La chiave di lettura nella grafologia: il simbolismo spaziale parte prima






Immaginiamo la nostra vita come se camminassimo lungo un sentiero, una linea del tempo. Passato, presente e futuro sono tutti e tre elementi che  permettono di indagare il nostro modo di essere: il passato ci dice chi siamo stati e quale è stata la nostra storia di vita, le nostre origini; il presente ci informa su quale atteggiamento abbiamo oggi e chi siamo ; il futuro è qualcosa che co-costruiamo rappresenta ciò che vogliamo essere.  La linea del tempo è come un filo continuo in cui passato, presente e futuro sono interdipendenti. Per sapere chi siamo oggi voltiamoci indietro, osserviamoci nel passato, nella nostra infanzia, è li che  potremmo trovare molte spiegazioni al nostro essere d’oggi.  Pensiamo a noi stessi come parte attiva della nostra vita, ne siamo i registi: possiamo sempre scegliere di trasformarci. Molte persone fuggono dal passato, che è la memoria storica di ogni persona, ritenendo con la fuga, l'accantonamento o l'allontanamento di chiudere una porta agli eventi dolorosi o che hanno fatto soffrire, per stare meglio. E' una difesa messa in atto dall'Io per sopportare la realtà ed andare avanti, spesso causa però di un malessere profondo che rimane radicato nella persona e che crea quel senso di "disagio". In reltà guardarsi dentro in maniera profonda, atto che richiede coraggio ma che ricompensa, significa aprire la porta ai contenuti divenuti inconsci, per rivisitare gli eventi passati. Attraverso ciò che abbiamo vissuto e siamo stati possiamo comprendere l'origine delle difficoltà attuali poichè ciò che siamo oggi è il frutto ed il riflesso di ciò che abbiamo vissuto. Aprire quella porta, guardare come in un film la propria pellicola di vita passata, diventa un modo per acquisire consapevolezza e per ritrovare i motivi reali, che ci hanno portato ad essere e comportarci in un certo modo. Faccio un esempio pratico: pensa ad una persona che di fronte ai nimimi misconoscimenti scatta in crisi di collera e attacca l'altro. L'atteggiamento è quello di pensare che gli altri e gli eventi attuali ne siano la causa, indagando nel passato del soggetto in questione è possibile fare emergere se ha sperimentato nell'infanzia situazioni di misconoscimento, verso le quali ha provato rabbia. Inconsciamente oggi, senza saperlo la persona riprova la stessa rabbia di allora, tale situazione crea problemi anche relazionali poichè fissa la psiche a un vissuto precedente che non è stato elaborato e risolto. Non viene distinto il "qui ed ora" cioè la situazione contingente con il "la ed allora" cioè con ciò che è stato, senza questo salto, la psiche rimane sofferente e prova disagio.

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Quando scriviamo la nostra mano compie quattro movimenti essenziali: si sposta da sinistra verso destra e dall’alto in basso.

Ogni grafia amplia o riduce questi movimenti in maniera personale e unica: ci sono scritture che, ad esempio ampliano il movimento verso il basso o viceversa verso l’alto,osserva queste immagini:

Altre grafie invece hanno prevalenza nel gesto a destra: osserva l'esempio sottostante:  la grafia è rivolta verso la destra i tagli delle lettere T sono prolungati a destra, cosi com e i puntini sulle lettere i che sono spostati rispetto all'asse della lettera:



 Altre grafie invece hanno prevalenza nel gesto a sinistra: osserva l'esempio sottostante:la grafiaè rivolta verso sinistra, le lettere sono vergate con dei gesti di ritoeno verso sinistra.




La grafologia ha studiato l’aspetto legato al movimento nello spazio del foglio e ha associato ad esso dei significati psichici precisi che andremo ad approfondire.
Facciamo un esperimento pratico: pieghiamo il foglio in quattro parti, otterremo cosi una croce che rappresenta i quattro movimenti di base.
Cominciamo con il postulare che:
  •    la linea orizzontale (che va da sinistra a destra) rappresenta la linea del tempo che scorre, il nostro cammino di vita. La parte sinistra simbolicamente l’attribuiamo al passato e alle nostre origini ( infatti cominciamo a scrivere da sinistra e andiamo verso destra), mentre la destra rappresenta il futuro, il nostro divenire.
  •   la linea verticale si estende in alto e in basso: all’alto simbolicamente attribuiamo tutto ciò che è ideale e legato al pensiero, al basso tutti i fattori materiali.
Pensiamo a dei gesti comuni: quando pensiamo o preghiamo il nostro sguardo si dirige verso l’alto, mentre quando trattiamo di cose materiali il nostro corpo è spinto a prediligere movimenti verso il basso.  Se pensiamo al Paradiso a livello simbolico attribuiamo l’alto, mentre l’Inferno e gli istinti al basso. 

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