Breve ritratto grafologico di Carl
Jung
a cura di Andrea Pietro Cattaneo
Consulente grafologo
Consulente tecnico giudiziario
La
grafia di Jung è pendente a destra, ha un calibro piccolo unito ad un ritmo
vivace e appassionato, l’aspetto generale
è aereo, bianchi e neri sono in equilibrio dando l’impressione generale di
leggerezza e scioltezza, il tratto è scorrevole, continuo, lieve e delicato.
L’insieme dinamico di queste rilevazioni preliminari definisce una personalità
introspettiva, seria, riflessiva, dotata di ottime capacità di osservazione e
di un’intelligenza attenta ai particolari. Jung possiede una mente brillante ed
intuitiva, portata per il ragionamento e l’approfondimento, in grado di
riflettere e osservare con raffinatezza ed intensità. I processi mentali sono
supportati da valide qualità associative, assimilative, mnemoniche e di
curiosità che lo stimolano nella ricerca e nell’approfondimento. Pur essendo un
animo tendenzialmente insoddisfatto che lo spinge alla saturazione dei propri
dubbi, Jung è in grado di prestare
attenzione e concentrazione su quanto lo attrae, investendo energie con
trasporto e squisita passione .
La
personalità si arricchisce di doti di fermezza , determinazione, elaborazione e
capacità critica che favoriscono la presa di coscienza della realtà, oggettivandola. Indipendenza e autonomia di
pensiero decisionale , continuità e coerenza, stabilità e tenacia favoriscono
la personalità nella stabilità e nel senso di concretezza. Per la sua coerenza
, la capacità di sacrificio, l’impegno e il senso di responsabilità Jung è affidabile e serio. La determinazione e
l’orgoglio sfociano in irremovibilità,
lo conducono a restare ancorato sulle proprie posizioni. I giudizi permeati di
tenacia e punte di testardaggine diventano definitivi ed indiscutibili. In
positivo questi aspetti hanno favorito
un atteggiamento perseverante che lo ha
protetto dalle critiche provenienti dal mondo accademico: da parte di Freud e
degli altri scienziati. Procede in maniera lineare senza farsi troppo
influenzare dagli altri, portando avanti il proprio modo di pensare con
sufficiente autonomia e senza scendere a eccessivi compromessi (calibro
piccolo, buone larghezze, allunghi superiori e inferiori M, mantiene il rigo M,
aste rette, aste a destra M, attaccata, pendente M, angolosità). Jung non si
accontenta della conoscenza superficiale: ha bisogno di una panoramica ampia e
dettagliata dei fenomeni da lui osservati sempre con cautela, addentrandosi
nell’analisi del particolare. Le considerazioni sono frutto di profonda
riflessione ed elaborazione critica che ne favorisce l’oggettività (calibro
piccolo, allunghi, largo tra lettere). Possiede tutte le qualità per osservare
e scrutare l’animo umano in profondità riferendosi in particolare a fenomeni
parapsicologici ed esoterici (allunghi superiori e inferiori M, calibro
piccolo, scrittura delicata, pendente M).
La scrittura mette in evidenza una natura
bisognosa di contatti, un’energia interiore fremente e vitale, aspetti sui
quali Jung metteva in atto meccanismi di controllo, le manifestazioni esteriori
pertanto non facevano trasparire questi bisogni. L’affettività e la ricchezza
emotiva trovano espressione sublimata nell’immaginazione fervida che
arricchisce l’estro e la creatività, nelle arti grafiche e figurative (ritmo
vivace, pendenza a destra, margine destro, calibro piccolo, aste rette,
attaccata, ricci dell’idealità, ricci artistici). Jung è riservato e
tendenzialmente solitario, possiede intensa profondità di sentimenti ma fatica a manifestarli. La spiccata
interiorizzazione compensa questa difficoltà di manifestazione dell’impulso
affettivo: egli trova appagamento immergendosi nelle proprie dimensioni
interiori e nelle evasioni fantastiche a carattere compensatorio. E’ sensibile
ma bloccato nel manifestare sentimenti e affetti con spontaneità, gli istinti
seppure presenti sono controllati, è esigente , insoddisfatto. Ha un carattere aperto,
possiede grandi risorse vitali ed energetiche, a questa espansione si integrano
le capacità di scambio con l’ambiente attraverso l’osservazione,
l’interiorizzazione e la riflessione. Esistono in lui due tendenze: espansiva e
concentrata, unisce la vitalità alla concentrazione in sé, convogliando gli
sforzi sui propri obiettivi con cautela, selettività e una gestione previdente
delle proprie energie. Determinato e dotato di volontà, socievole e pratico è allo stesso tempo
introverso e intellettuale con una spiccata predisposizione per la conoscenza
del profondo. Oscilla tra momenti di introversione ed estroversione, alternando
attività e socialità a ritorno in sé e riflessione. I momenti di ritrazione in
sé gli consentono di staccarsi dall’influenza esterna per sondare l’inconscio e
rielaborare concetti che ha desunto dalla realtà concreta; l’apertura gli
permette l’acquisizione di dati, l’introspezione l’analisi e la riflessione.
Questo alternarsi di dentro/fuori favorisce il principio di realtà. In alcuni
momenti Jung potrebbe sembrare assente e
poco aderente alla realtà poiché assorto nei propri pensieri e nelle
riflessioni, per questo motivo può apparire oscuro e per alcuni tratti
impenetrabile. Ricerca il senso delle cose, ha bisogno di capire, si interroga
e analizza, favorito dalla spiccata capacità assimilativa e intuitiva che rendono
la mente brillante. Pur avendo qualità di pensiero, Jung è anche concreto e
desidera riportare al reale le proprie osservazioni e riflessioni, rendendole tangibili. L’intuizione gli
permette di comprendere l‘essenzialità della realtà anche invisibile a cui
seguono l’analisi e la sintesi per farne un quadro d’insieme. La psiche di Jung
è una danza armonica tra momenti di introiezione, attraverso cui trae
ispirazione e si immedesima nel mondo degli archetipi, a quello di proiezione nel mondo esteriore e
concreto.
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