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venerdì 12 aprile 2013

Breve ritratto grafologico di Carl Jung



Breve ritratto grafologico di Carl Jung
a cura di Andrea Pietro Cattaneo
Consulente grafologo
Consulente tecnico giudiziario






La grafia di Jung è pendente a destra, ha un calibro piccolo unito ad un ritmo vivace e appassionato, l’aspetto  generale è aereo, bianchi e neri sono in equilibrio dando l’impressione generale di leggerezza e scioltezza, il tratto è scorrevole, continuo, lieve e delicato. L’insieme dinamico di queste rilevazioni preliminari definisce una personalità introspettiva, seria, riflessiva, dotata di ottime capacità di osservazione e di un’intelligenza attenta ai particolari. Jung possiede una mente brillante ed intuitiva, portata per il ragionamento e l’approfondimento, in grado di riflettere e osservare con raffinatezza ed intensità. I processi mentali sono supportati da valide qualità associative, assimilative, mnemoniche e di curiosità che lo stimolano nella ricerca e nell’approfondimento. Pur essendo un animo tendenzialmente insoddisfatto che lo spinge alla saturazione dei propri dubbi,  Jung è in grado di prestare attenzione e concentrazione su quanto lo attrae, investendo energie con trasporto e squisita passione .
La personalità si arricchisce di doti di fermezza , determinazione, elaborazione e capacità critica che favoriscono la presa di coscienza della realtà,  oggettivandola. Indipendenza e autonomia di pensiero decisionale , continuità e coerenza, stabilità e tenacia favoriscono la personalità nella stabilità e nel senso di concretezza. Per la sua coerenza , la capacità di sacrificio, l’impegno e il senso di responsabilità Jung è  affidabile e serio. La determinazione e l’orgoglio  sfociano in irremovibilità, lo conducono a restare ancorato sulle proprie posizioni. I giudizi permeati di tenacia e punte di testardaggine diventano definitivi ed indiscutibili. In positivo  questi aspetti hanno favorito un atteggiamento  perseverante che lo ha protetto dalle critiche provenienti dal mondo accademico: da parte di Freud e degli altri scienziati. Procede in maniera lineare senza farsi troppo influenzare dagli altri, portando avanti il proprio modo di pensare con sufficiente autonomia e senza scendere a eccessivi compromessi (calibro piccolo, buone larghezze, allunghi superiori e inferiori M, mantiene il rigo M, aste rette, aste a destra M, attaccata, pendente M, angolosità). Jung non si accontenta della conoscenza superficiale: ha bisogno di una panoramica ampia e dettagliata dei fenomeni da lui osservati sempre con cautela, addentrandosi nell’analisi del particolare. Le considerazioni sono frutto di profonda riflessione ed elaborazione critica che ne favorisce l’oggettività (calibro piccolo, allunghi, largo tra lettere). Possiede tutte le qualità per osservare e scrutare l’animo umano in profondità riferendosi in particolare a fenomeni parapsicologici ed esoterici (allunghi superiori e inferiori M, calibro piccolo, scrittura delicata, pendente M).
La scrittura mette in evidenza una natura bisognosa di contatti, un’energia interiore fremente e vitale, aspetti sui quali Jung metteva in atto meccanismi di controllo, le manifestazioni esteriori pertanto non facevano trasparire questi bisogni. L’affettività e la ricchezza emotiva trovano espressione sublimata nell’immaginazione fervida che arricchisce l’estro e la creatività, nelle arti grafiche e figurative (ritmo vivace, pendenza a destra, margine destro, calibro piccolo, aste rette, attaccata, ricci dell’idealità, ricci artistici). Jung è riservato e tendenzialmente solitario, possiede intensa profondità di sentimenti ma  fatica a manifestarli. La spiccata interiorizzazione compensa questa difficoltà di manifestazione dell’impulso affettivo: egli trova appagamento immergendosi nelle proprie dimensioni interiori e nelle evasioni fantastiche a carattere compensatorio. E’ sensibile ma bloccato nel manifestare sentimenti e affetti con spontaneità, gli istinti seppure presenti sono controllati, è esigente , insoddisfatto. Ha un carattere aperto, possiede grandi risorse vitali ed energetiche, a questa espansione si integrano le capacità di scambio con l’ambiente attraverso l’osservazione, l’interiorizzazione e la riflessione. Esistono in lui due tendenze: espansiva e concentrata, unisce la vitalità alla concentrazione in sé, convogliando gli sforzi sui propri obiettivi con cautela, selettività e una gestione previdente delle proprie energie. Determinato e dotato di volontà,  socievole e pratico è allo stesso tempo introverso e intellettuale con una spiccata predisposizione per la conoscenza del profondo. Oscilla tra momenti di introversione ed estroversione, alternando attività e socialità a ritorno in sé e riflessione. I momenti di ritrazione in sé gli consentono di staccarsi dall’influenza esterna per sondare l’inconscio e rielaborare concetti che ha desunto dalla realtà concreta; l’apertura gli permette l’acquisizione di dati, l’introspezione l’analisi e la riflessione. Questo alternarsi di dentro/fuori favorisce il principio di realtà. In alcuni momenti Jung potrebbe sembrare  assente e poco aderente alla realtà poiché assorto nei propri pensieri e nelle riflessioni, per questo motivo può apparire oscuro e per alcuni tratti impenetrabile. Ricerca il senso delle cose, ha bisogno di capire, si interroga e analizza, favorito dalla spiccata capacità assimilativa e intuitiva che rendono la mente brillante. Pur avendo qualità di pensiero, Jung è anche concreto e desidera riportare al reale le proprie osservazioni e riflessioni,  rendendole tangibili. L’intuizione gli permette di comprendere l‘essenzialità della realtà anche invisibile a cui seguono l’analisi e la sintesi per farne un quadro d’insieme. La psiche di Jung è una danza armonica tra momenti di introiezione, attraverso cui trae ispirazione e si immedesima nel mondo degli archetipi,  a quello di proiezione nel mondo esteriore e concreto.   

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