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sabato 25 maggio 2013

Grafologia e autostima



Autostima e grafologia
Cosa è l’autostima? Sinteticamente si può definire come l’idea e la valutazione che si ha di se stessi, è'direttamente collegato alla immagine di sé che è quello che "pensiamo di essere." Questo giudizio si forma attraverso la memorizzazione che il nostro cervello attua  delle esperienze, di successo o fallimento, il modo in cui siamo stati  considerati dagli altri, soprattutto nella prima infanzia. L’autostima trapela in ogni azione, comportamento e sentimento e influisce sullo sviluppo delle nostre abilità, talenti e qualità. Una persona può avere alta stima e sopravvalutarsi, bassa stima e sottovalutarsi oppure avere un’equa valutazione di sé. La bassa autostima porta una persona a provare un senso di inutilità per se stessi e verso gli altri, sfiducia in se stessi e nelle proprie abilità. L’Io abbassa la propria stima in seguito a messaggi svalutativi da parte delle persone con maggiore importanza affettiva, da un ambiente eccessivamente richiedente e responsabilizzante, da un’educazione severa, caratterizzata da limiti o eccessivamente responsabilizzante. L’Io percependo questo peso si rimpicciolisce, diventa insicuro e sfiduciato. La sopravvalutazione di se stessi porta l’Io a gonfiarsi, ad avere eccessiva fiducia in se stessa sottovalutando la realtà e i limiti. Ciò può avere origine da un ambiente iperprotettivo, che ha concesso ogni cosa, facendo nascere il senso di poter fare tutto e avere tutto. La sopravvalutazione di se stessi può essere anche il riflesso di una compensazione ad un sentimento di inferiorità, la persona pur avendo sfiducia in se stessa si fa grande e si mostra sicura nell’ambiente. Un’equa valutazione di se stessi appartiene a coloro che sono consapevoli delle proprie qualità e limiti, posseggono un senso dell’io pertanto equilibrato. Il concetto del Sé dipende da fattori sia interni alla persona che esterni, in altre parole la sicurezza e la stima dell’Io dipendono da:
  • L’idea che  abbiamo di noi stessi
  • La nostra idea di come gli altri ci percepiscono
  • I rimandi provenienti dall’ambiente come gesti, parole, etc. La percezione che una persona ha di se stessa, dipende dalle esperienze e relazioni con l'ambiente, in cui giocano un ruolo importante i rinforzi ambientali.
In grafologia la zona del corpo letterale, cioè quella centrale della scrittura priva di allunghi superiori e inferiori, è la zona che simbolicamente rappresenta l’Io. Osservando questa zona è possibile ricevere moltissime informazioni psichiche sull’Io tra le quali la valutazione di sé. L’altezza della scrittura è la proiezione psichica dell’altezza dell’Io, pertanto ci informa sulla valutazione che si ha di se stessi, sull’autostima.
Di seguito ecco alcuni segni pilota che offrono informazioni sull’autostima, va tuttavia detto che si tratta di una panoramica generale, che merita maggiore approfondimento.
Segni grafologici pilota
  • Calibro: è il segno principale che offre informazioni sulla valutazione di se stessi. Un calibro grande appartiene a chi si sopravvaluta e pensa di poter fare tutto o in chi compensa un sentimento di inferiorità mostrandosi sicuro di sé. Un calibro piccolo appartiene a chi si sottovaluta e non ha fiducia nei propri mezzi e risorse, un calibro medio rappresenta un’equa valutazione di se stessi per cui la persona non si sopravvaluta e non si sottovaluta.
  • Calibro ineguale: le lettere hanno altezze variabili in modo vistoso, segno della fluttuanza dell’Io che passa da momenti in cui s sente fiducioso o altrettanti di sfiducia.
  • Tentennante-titubante: indica insicurezza orientativa ed esistenziale, appartiene a persone che non si sentono sufficientemente autonome ed hanno bisogno di essere continuamente stimolate positivamente
  • Discendente: rappresenta un senso di avvilimento, rinuncia e sfiducia in se stessi e negli altri
  • Tagli delle t sopraelevati: indicano ipercompensazione ad un sentimento di inferiorità, spesso manifestando moti di orgoglio.
  • Pressione leggera: scarsa resistenza alla frustrazione che può favorire una bassa stima di sé
  • Largo tra lettere sopra media: persona che si fa prendere da dubbi su di sé e da per questo molto spazio agli altri
  • Largo tra parole sopra media: dubbio e indecisione
  • Non mantiene il rigo: sfiducia nei propri mezzi e scarsa stima di sè
  • Testo chiaro e firma illeggibile: dicotomia tra io intimo e Io sociale
  • Firma a sinistra, firma più grande del testo, firma con iniziali esagerate: insicurezza e bassa stima di sé
  • Scrittura esageratamente ascendente: indice di ipercompensazione ad un sentimento di inferiorità
  • Ricci della spavalderia, ricci dell’ammanieramento, ricci istintuali: difese dell’Io a tutela di un senso di Inferiorità

Esempi grafologici
Primo caso





I segni grafologici dominanti, cioè principali che qualificano una bassa valutazione di se sono:
·         Calibro piccolo: bassa valutazione di sé
·         Tentennante-titubante: insicurezza
·         Discendente: scoraggiamento e tristezza
·         Tagli delle t sopraelevati: ipercompensazione ad un sentimento di inferiorità
·         Pressione leggera: scarsa resistenza alla frustrazione che può favorire una bassa stima di sé
·         Largo tra parole sopra media: dubbio e indecisione
·         Non mantiene il rigo : scarsa stima di sè
·         ricci istintuali: difese dell’Io a tutela di un senso di Inferiorità
Breve sintesi:
La persona ha un Io che tende a sottovalutarsi, è sfiduciata nei confronti di se sessa e della vita, delicata e sensibile basta una piccola osservazione per mandarla in crisi. La svalutazione di se stessa proviene da un ambiente educativo severo e poco attento alla sensibilità della persona, la quale per compensazione ha imparato ad assumere un atteggiamento esterno di sicurezza e precisione diventando ipercritica e distanziandosi dal contatto intimo spontaneo con gli altri.
                      
Secondo caso





I segni grafologici pilota sono :
  • Calibro grande: sopravalutazione di se
  • Tentennante-titubante: insicurezza e ambivalenza nelle scelte
  • Non mantiene il rigo: sfiducia nei propri mezzi
  • Scrittura ascendente: indice di atteggiamento positivo e ottimista
  • Ricci dell’ammanieramento: modalità di approccio con gli altri basato su bei modi
Breve sintesi:
La persona si mostra sicura di se, ottimista e propositiva e attiva, in realtà ha sfiducia in sé poiché ha percepito l’ambiente come di non accettazione. Si muove nel proprio spazio vitale con modi garbati e suandenti, l’Io per compensazione ai vissuti passati ha  bisogno di riconoscimento, accettazione e gratificazione.  

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